Home ArticoliContributi generali Panorama – Il disagio adolescenziale e quelle “attrazioni” perverse sul web

Panorama – Il disagio adolescenziale e quelle “attrazioni” perverse sul web

di Sara Pezzuolo

Tratto da Panorama di Nadia Francalacci

 

Disagio giovanile o “solo” voglia di provare qualcosa di “proibito”, di “estremo”? Nelle ultime due settimane il Tribunale dei Minori ha ricevuto più di una decina di segnalazioni, dalla città di Milano ma anche dalle province lombarde, di casi relativi al macabro gioco Blue Whale.

Alcuni sembrerebbero falsi allarmi. Su tre o quattro casi, invece, gli investigatori stanno seriamente indagando. E le conferme arrivano direttamente dagli ambienti giudiziari milanesi.

Ma la agghiacciante moda del Blue Whale potrebbe essere classificata come una delle forme più raffinate ed estreme di cyberbullismo. E proprio come negli abusi attraverso il web, le vittime sono i ragazzi più fragili.

Il disagio: quando si manifesta

“I primi disagi iniziano a manifestarsi a vari livelli e in vari modi con l’ingresso nella fase pre-adolescenziale – spiega a Panorama.it, Sara Pezzuolo, psicologa giuridica ed esperta di Psicodiagnostica Forense – in alcuni casi il minore può anche in precedenza presentare piccole regressioni che però non assumono le forme di un vero e proprio disagio esistenziale”.

Quali possono essere le cause più frequenti

“Le cause del disagio giovanile possono essere molteplici. L’identità del pre-adolescente e dell’adolescente è un’identità in divenire è una mente che prende spazio ma con fragilità intrinseche.

Tra le prime cause da prendere in considerazione ci sono eventuali problemi relazionali all’interno della famiglia, problemi nelle reti amicali,la mancata accettazione della costruzione di un’identità che esiste più se sei guardato ed osservato dagli altri, tramite i social network, che fondata sulle esperienze reali.

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